venerdì 13 luglio 2018

Rimini for Mutoko e la terza edizione della Runrise


Ultime iscrizioni per la terza edizione della Runrise for Mutoko, la camminata sul lungomare riminese in programma domani 14 luglio alle 5,40, nel penultimo giorno della maratona di sport, sorrisi e solidarietà della onlus Rimini for Mutoko.
Un'originale camminata non competitiva, che ha coinvolto nel 2016 e 2017 rispettivamente 700 e 1300 camminatori nientemeno che all'alba, all'interno di un grande progetto nato per scherzo in un'ispirazione di generosità, fra raccolte di fondi e tornei estivi di beach tennis e volley.

Numerosi anche stavolta i partecipanti previsti, che si ritroveranno domattina dalle 4 al Bagno 34 con start alle 5,40. Chi camminerà, chi correrà, chi proverà a sprintare sugli altri, in due percorsi da 3 e 6,5 km, fra sedute di ginnastica posturale e yoga, ma soprattutto tanta voglia di esserci attorno alla grande iniziativa nata dai cuori di Giorgio e Marco e le loro famiglie e amicizie, con un team eccezionale di sponsor e col patrocinio del Comune e della Provincia di Rimini.

"Il 21 luglio chiuderemo con un grande torneo all'aperto di burraco - ha detto Giorgio, imprenditore e padre di famiglia - con trecento giocatori: invaderemo tutta piazza Cavour. Domenica 15 invece, dal mattino, ci saranno tutte le semifinali e finali dei tornei. Quest'anno abbiamo coinvolto in tutto 106 aziende fra cui Mapei, Ima di Bologna, Trevi di Cesena e Happiness di Rimini, che ci ha fornito le maglie e le canotte che daremo ad ogni partecipante, con disegno apposito e firmate proprio dall'imprenditore Yuri Scarpellini. Chiediamo aiuto con materiali e opere più che con soldi, che provengono dalle iscrizioni ai tornei. Ad ogni evento dichiariamo i nostri progetti e via via quanto abbiamo raccolto: massima trasparenza, non nascondiamo niente".

Rimini For Mutoko si industria tutto l'anno da quasi tre lustri ma lo spirito dei suoi fondatori ha avuto inizio nel 2001 con una prima donazione, allora in lire, all'Unicef. Determinante nel 2004 la conoscenza tramite amici comuni della dottoressa Marilena Pesaresi, riminese doc, che ha avvicinato Giorgio alla realtà dell'ospedale "Luisa Guidotti", all'interno della missione cattolica "All Souls", situato a Mutoko, un villaggio in mezzo al nulla nello Zimbabwe orientale a centocinquanta chilometri dalla capitale Harare e dall'unico aeroporto dello stato. 
"Marilena mi ha accolto come un figlio - ha continuato Giorgio - e da lì è partito tutto quasi senza pensare, senza pretese, il cuore mi diceva ed io ho fatto. Mi ritengo fortunato, ho una famiglia, due figli, e ho sentito di voler aiutare 'oltre'. La fatica non manca come non mancano le notti insonni, infatti anche questo weekend non dormiremo 38 ore, ma non ci poniamo problemi. Partiamo e organizziamo. Non abbiamo mai rinunciato ad un evento per maltempo, come se fossimo appoggiati dall'alto. I numeri? Ci fanno piacere ma non ci interessano, ci importa lo spirito. La mia più grande motivazione? Ridare una seconda vita ad un bimbo quasi morto". E uno di questi bambini ha un nome ed un volto: è Samuel, il piccolo che compare nei pieghevoli diffusi dalla onlus riminese.

Adesso, dopo anni di aiuti e donazioni, ma anche invii di medicine e materiale da parte di Rimini for Mutoko, il Luisa Guidotti Hospital ha attualmente centosessanta posti letto, macchinari efficaci fra cui una sala radiologica di prim'ordine ed è una delle pochissime strutture dello Zimbabwe che accoglie anche malati di Aids in fase terminale.

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