lunedì 29 aprile 2019

La Strarimini nel segno di Borghesi e Moroni


Vincitori a chilometro zero quelli della Strarimini 2019, la mezza maratona organizzata dall'Asd Celle Pecore Nere e giunta alla 36esima edizione. A tagliare il traguardo per primi sono stati i riminesi Gian Luca Borghesi e Federica Moroni, mettendosi alle spalle gli altri seicento partecipanti fra diretti rivali e amatori. 
Una bella soddisfazione per Borghesi, grande assente alla Rimini Marathon ma qui rifattosi con un ottimo 1:11.01 che è anche la sua prima vittoria in questa competizione, dopo vari tentativi; ennesima prova di classe in 1:23.06 per un'inossidabile Moroni, reduce dal trionfo alla 50 Km di Romagna e in forma stellare.
Grande agonismo ma anche begli episodi di sportività e amicizia,


fra podisti che correvano in gruppo o in coppia fino a Fabrizio e i suoi spintori, fra sorrisi e musica, in una festa sportiva iniziata e finita in Piazza Tre Martiri e srotolatasi nel tessuto urbano della capitale romagnola fino a Viserba, con una 10k, una camminata di 5 k e una mini podistica oltre alla mezza maratona.
Da applausi l'impresa dell'ultimo podista finisher, 


il ferrarese Daniele, amatore oversize che fra ironia, passione e carattere anche stavolta è arrivato al traguardo in solitudine e sotto la pioggia, ma con la soddisfazione di chi non si è arreso alle difficoltà.


Il passaggio della mezza maratona alla rotonda dell'ospedale:

mercoledì 17 aprile 2019

La 42k di Russi fra grande storia e un ottimo presente


Circa settecento podisti a sfidarsi alla 42k del Lamone a Russi, in provincia di Ravenna. Nella seconda maratona più longeva d'Italia, giunta alla 43esima edizione, tanta buona volontà e voglia di divertirsi nonostante il tempo non accogliente fra pioggia e vento.




Applausi per tutti, a Youness Zitouni e Giulia Montagnin mattatori nelle categorie maschile e femminile come a chi ha chiuso in oltre cinque ore, a chi ha tagliato il traguardo con i crampi e il sorriso, a chi ha fatto registrare il personal best dopo averlo migliorato due settimane prima alla Rimini Marathon, a chi ha camminato per tutto il tempo godendosi i bei paesaggi non solo campestri.

Cliccando QUI, alcune immagini della partenza e degli arrivi fino a poco prima della sesta ora

lunedì 1 aprile 2019

Tutti vincitori alla Rimini Marathon fra agonismo, cuore e goliardia



E' stato l'italiano Mohamed Hajjy a conquistare la sesta Rimini Marathon, senza battere il record cittadino di Daniele Meucci ma comunque incantando con la sua classe e la sua bravura, in una domenica estiva, assolata con vento a tratti. Prima donna la maltese Josann Attard Pulis, grintosa e bella e non meno applaudita.

Primi "riminesi" i pilastri del Golden Club Rimini International Marco Oppiali, sesto fra gli uomini, e la regina Federica Moroni, seconda.



Ma in una giornata lunga e faticosa quanto affascinante e magica, ognuno dei circa 3700 runner come anche gli accompagnatori, i volontari, gli organizzatori e il pubblico sono stati vincitori, straordinari nell'aver ancora una volta ricreato un evento nell'evento, dall'orchestrazione perfetta e, non meno importante, dall'entusiasmo contagioso, che aveva già promosso quella riminese fra le prime dieci 42k del Belpaese e non solo per la location, fra centro storico, borghi cittadini e lungomare.

Sorrisi, emozione, goliardia e cuore, in una manifestazione che ha sempre ospitato il raduno nazionale degli spingitori, ovvero gli angeli che fanno correre gli angeli su ruote, da Fabrizio che ha toccato quota dieci maratone e cento baci 




alla bella Gaia alla sua prima esperienza, da Cristiano che è riuscito a tagliare il traguardo sotto le 3 ore, da record a Maurizio, accompagnato anche dal sindaco Andrea Gnassi 


fino alla dolce Martina che ha tatuata sul braccio una bellissima frase sul conoscere i propri limiti, ma non i propri confini, chi accompagnato da angeli e diavoli, chi vestito da lupo in compagnia di dieci Cappuccetto Rosso.

Folklore, gioia e travestimenti di tutti i tipi e per tutti i gusti, fra chilometri di asfalto, sanpietrini, ristori, spugnaggi, striscioni, applausi, fotografi e, all'arrivo, musica e tripudio.



Hanno vinto tutti, ha vinto una febbre contagiosa e adorabile fra sport e amicizia, fra voglia di mettersi alla prova come di farsi vedere, il tutto scrivendo un pezzo di storia della corsa e di Rimini, ancora una volta bella, festosa, impegnata e accogliente.

ECCO QUI il link di Flickr con circa 2300 foto della partenza e degli arrivi della seconda parte della Ten Mile e della maratona

Nuvole, pioggia e bella corsa alla Maratonina del Vino. Schiaratura e Leardini primattori

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